#nuov inizio
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#grande#grande amore#amicizia#amici#frasi#amore#frasi belle#frasi d'amore#ti amo#amore a distanza#love#i love you#frasi tristi#innamorata#frasi amore#iniziare#inizio#nuovi inizi#iniziativa#insieme#sentimenti#scoprire#amico#nuove amicizie#nuovi amori#amor#amare#amami#trovarsi#trovare
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Voglio tornare a quella sera.. ❤️
#laura pausini#nuove amicizie#compagnia#amore#nuova canzone#anime parallele#musica#durare#zero#un buon inizio#concerto
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Nuvole e pioggia non molleranno facilmente la presa nemmeno con l'inizio della primavera meteorologica. Tra venerdì 1 marzo e il successivo weekend sono previste altre due perturbazioni, la seconda delle quali potrebbe risultare molto intensa
#ciclone#vortice#dorothea#emil#avanti tutta#preparano#la strada#marzo#nuove#perturbazioni#nuvole#pioggia#non mollano#facilmente#la presa#nemmeno#inizio#primavera#meteorologica#venerdi#primo#weekend#mese#previsto#forte#maltempo#non si ferma#fase#piovosa
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oggi: intervista a mg su neutopia blog
Grazie a Davide Galipò e alla redazione di NeutopiaBlog per questa intervista: https://neutopiablog.org/2023/12/14/dal-ritorno-allordine-alla-vergogna-della-poesia-intervista-a-marco-giovenale/ fra i temi trattati: il “ritorno all’ordine” a fine anni Settanta e fino ai Novanta / inizio Duemila, la diversa situazione in Francia nello steso periodo, la “vergogna della poesia”, il digitale nel…
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#Akusma#alcune procedure della ricerca letteraria#assertività/non-assertività#“words to be looked at”#Balestrini#Burroughs#cambio di paradigma#Davide Galipò#documento contro monumento#i testi senza bibelots#IA e "mancare a sé"#il "ritorno all&039;ordine" a fine anni Settanta e fino ai Novanta / inizio Duemila#il digitale nel testo#il rifiuto di "finanziarizzare" la conoscenza#interview#intervista#intervista a Marco Giovenale#interviste a Marco Giovenale#la "vergogna della poesia"#la critica letteraria e le nuove scritture#la diversa situazione in Francia nello steso periodo#la ricerca come esito di una collettività#Marco Giovenale#MG#Neutopia#Neutopia Blog#NeutopiaBlog#ritorno all&039;ordine#scrittura complessa#scrittura di ricerca
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Storia Di Musica #326 - Tame Impala, Lonerism, 2012
L’edificio in copertina del disco di oggi (che ricordo è il fil rouge dei dischi di Maggio per questa rubrica) è un particolare di uno degli edifici dei Giardini di Lussemburgo di Parigi. È mostrato sovraesposto alla luce, un po' sfocato in una giornata soleggiata estiva, come potevano farlo le decine di migliaia di turisti in quel luogo quel giorno, ed è opera di Leif Podhajsky, grafico e artista visuale australiano, che decise di editarla proprio come se fosse una foto fatta quasi per caso, mancando il fuoco del soggetto. Con questa copertina, l’artista di oggi voleva esprimere la sottigliezza e spesso l’indifferenza dell’isolarsi contemporaneo, come simboleggia il cancello più a fuoco dell’edificio e del giardino di sfondo. Kevin Parker è stato sin da subito un tipo dalla fervente immaginazione e creatività. Australiano di Perth, sin da giovanissimo inizia a suonare in gruppi rock amatoriali, fin quando non ha un piccolo successo con i Dee Dee Dums, un rock duo dove lui canta e suona la chitarra e Luke Epstein la batteria. È quasi per scherzo che registra in maniera casalinga delle canzoni che pubblica su una pagina di MySpace (ode al leggendario social network), dando a questa idea il nome Tame Impala, in omaggio alla grande antilope africana. Sorprendentemente ottengono un successo per passaparola sulla piattaforma, tanto che una piccola casa editrice australiana, la Modular Recordings, lo scrittura. Parker è “costretto” a ingaggiare altri due musicisti per suonare dal vivo i brani, Dominic Simper (basso) e Jay Watson (batteria). Il 2008 è l’anno del loro lancio: firmano un Ep a nome Tame Impala (sebben la copertina con la scritta la scritta di tre stelle lo fa diventare famoso come Antares, Mira And The Sun) una loro canzone, Half Full Glass Of Wine diviene una piccola hit, suonano come supporter band ai The Black Keys e in numerosi festival, dove il loro suono proto-psichedelico ha un grande successo. Che perdura nel 2009: nuova canzone di successo, Sundown Syndrome, che addirittura è inserita nella colonna sonora del film pluricandidato agli Oscar I ragazzi stanno bene, ancora festival, concerti, critica innamorata di questo suono vintage-moderno peculiare. Nel frattempo Epstein se ne va, e Parker da solo scrive testi e musica del primo (tranne una canzone con Jay Watson), attesissimo, disco dei Tame Impala: nel 2010 viene alla luce Innespeaker, apoteosi di questo gusto del nostro per il rock psichedelico degli anni d’oro (metà anni 60) ma con tocchi pop spiazzanti, ma che funzionano a meraviglia. Disco acclamato dalla critica e dal pubblico, Parker è con il nome di una band una delle nuove sensazioni della musica.
È con curiosità che quando esce nel 2012 Lonerism ci si approccia a questo nuovo lavoro: c’è già chi lo aspetta alla prova del secondo disco modesto dopo un grande inizio. Ma quasi tutti vengono smentiti da un lavoro che prosegue in questo binomio creativo quanto meno singolare tra psichedelia e pop music, ma stavolta lo fa abbandonando le chitarre e il rock per spingersi molto di più sull’elettronica, echi di new wave, accentuando la spinta psichedelica con cascate di tastiere e effetti di sampling. Parker non si nasconde e vuole creare una musica che “sia psichedelica ma che abbia la grazia pop di Britney Spears”. Registrato tra Perth e Parigi, spesso in totale solitudine, solo con il fido ingegnere del suono Dave Fridmann al mixing, il disco si apre con il gioco di campionamenti di Be Above It (quasi un mantra pop), che si ripetono in Endors Toi, in una atmosfera solare, quasi da serie Tv californiana. La stupenda Apocalypse Dreams, primo singolo estratto e una delle canzoni più belle dell’intero repertorio Tame Impala, ha echi lennoniani e un finale che in più punti sembra un omaggio a David Bowie e alle sue esplorazioni spazial-musicali di qualche decennio precedente. La parte centrale del disco è invece quella più marcatamente psichedelica. Nel trittico Mind Mischief, Music To Walk Home By e Why Won't They Talk to Me? si sente il lavoro dietro il mixer di Dave Fridmann, già produttore dell'esordio, ma soprattutto collaboratore fisso di quei pazzerelli dei Flaming Lips. Elephant sfoggia un riff sporco e quasi funk e un determinato assolo di tastiere acide, bellissime sono l'onirica ballata Nothing That Has Happened So Far Has Been Anything We Could Control e la quasi marcetta pianistica di marcetta Sun's Coming Up. Discorso a parte merita l’ultimo singolo, Feels Like We Only Go Backwards, che lo stesso Parker ammetterà di aver scritto pensando a Walk In The Park dei Beach House: una sognante ballata power dream pop, che diventerà una delle canzoni dell’anno, usata in film (Divergent del 2011), serie Tv (The Imperfects su Netflix), e spingerà il disco ai posti più alti delle classifiche redatte dalle riviste specializzate come miglior lavoro dell’anno. Anche le vendite sono sbalorditive: solo Feels Like We Only Go Backwards vende un milione di copie tra fisiche e digitali. Nonostante per alcuni sia un divertissement, il secondo lavoro è portentoso per l’accuratezza di certi particolari, per il lavoro di produzione certosino e per la freschezza generale delle musiche, caratterizzate dall'uso spectoresco degli arrangiamenti, dalla stratificazione degli effetti e da una pomposità e magniloquenza che faranno scuola.
Ancora meglio farà Currents nel 2015: scritto, suonato e registrato tutto da solo, molto più dance, virando ancora di più sul pop psichedelico e sul synth-pop, venderà milioni di copie e vincerà il Grammy come Miglior Disco Rock e miglior Disco dell’anno nel 2016, decine di altri premi e scaraventa canzoni come Let It Happen, ‘Cause I'm A Man, Eventually e The Less I Know The Better a miliardi di visualizzazioni sui siti di streaming facendo di un ragazzo di Perth il nuovo Re Mida del pop internazionale.
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Il Diavolo
"Il Coraggio di accogliere la Verità".
"Speriamo che arrivi presto", "speriamo passi presto", "speriamo prima o poi arrivi qualcosa per me", "speriamo di guarire".
La Speranza umana.
Il delegare alla fittizia divinità un atto di Clemenza.
Nel Vecchio Mondo era legata alla condizione di "asservimento" alla sensazione di essere dominati e manipolati dal fato, dal destino, dal volere divino.
Ed era associata alla tradizionale minaccia punitiva finale, rappresentata dall'Inferno, dal Maleficio, dal Diavolo, dalla Sventura.
No.
Noi non speriamo più che "finisca qualcosa". E non crediamo più che esistano le "sventure".
Esistono proiezioni di dolore e sofferenza.
Questo qualcosa che vogliamo sempre "finisca presto" è "nostro", è dentro di noi, è nostra piena responsabilità.
E vogliamo che finisca perchè è scomodo.
Non ne abbiamo voluto o potuto esplorare la sua ragion d'essere.
Non lo vogliamo. Non ci piace. Non ne comprendiamo il suo significato più profondo, il suo insegnamento, la sua immensa opportunità evolutiva.
Possiamo però fingere che non esista. Negare.
Negare è sempre una possibilità. Tapparsi occhi, orecchie e naso e immaginare con il pensiero magico che tutto quel dolore e quella fatica svaniscano in un istante.
Mai sparito nulla. Mai successo. Quella proiezione non si sposta di un millimetro. Anzi, incalza.
Il conflitto interiore continua ad essere lì. Si trasforma in ansia, malattia, depressione, voglia di morire.
E alza il tiro. Sempre di più.
Non scomparirà. Perché esso dipende dalla nostra volontà di vederlo e trasformarlo. Di lavorare sodo interiormente per rinascere alla nostra illusione di controllo, di dipendenza, di dolore.
No. Non finirà se non ti concedi di vedere la Verità. Se continui a rincorrere il senso di ingiustizia, a distribuire colpe, a rimandare decisioni importanti, a delegare all'Altro la risoluzione del tuo problema.
Lo Spirito Divino non viene per risolverci i problemi, ma per ricordarci che ne siamo i "risolutori".
Lo Spirito si rende Materia, per integrarsi alla Struttura umana, per supportarla, per guidarla, per animarla di Sapienza, non per sostituirsi ad essa e alla sua piena Generativà e Forza interiore.
Noi Umani non vogliamo guarire. Perché siamo stati abituati a qualcuno che lava i panni per noi. Che sia Dio, che sia il Regnante, o il Compagno/a di turno.
Con effetti disastrosi e perdita di fiducia permanente.
Iniziamo a lavarci i panni in piena solitudine e coscienza.
Smettiamola di credere che arriverà il Salvatore a pulire le macchie dal nostro Vestito.
Prendiamo decisioni sentite e coraggiose.
Noi.
Non la Vita per noi. Non l'Altro per noi.
Noi.
Siamo noi i valorosi timonieri della nostra Nave.
Siamo noi che dirigiamo la nostra meravigliosa e cristallina Struttura interiore.
Lei è pronta.
La Vita ci sostiene. Il Vento è in poppa.
Volete ancora essere visti? Volete le coccole? Volete qualcuno che vi dica le bugie per farvi stare meglio?
Non è tempo.
Non è possibile affrontare le nuove Energie con questa Vibrazione.
Serve un salto. Un salto di Coraggio e di Amore.
Non trovate un compagno o una compagna? Non sopportate quello che vi sta accanto? Non riuscite a sostenere la vostra routine? Siete in difficoltà economica? I vostri figli vi fanno vedere i sorci verdi? Avete perso una persona cara?
Affrontate.
Affrontate tutto.
Non nascondetevi dietro all'Impotenza.
Non finirà. Domani sarà sempre lì ad aspettarvi quel dolore, quella ansia, quel senso di solitudine e perdita.
Iniziate con un atto di Verità dentro di voi e concedetevi il lusso e la gioia di liberare lo spazio necessario per accogliere il Nuovo.
Iniziate un percorso terapeutico, di guarigione, di rinascita. E' il più straordinario regalo che mai potrete fare a voi stessi.
Buon varco. Il Varco di inizio Autunno dello Spirito.
D'ora in poi si fa sul serio.
Sul serio proprio.
Mirtilla Esmeralda
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Fare pace con la morte. La morte è quotidiana, ogni giorno muore e con lui quel che è stato. La mia infanzia e la mia adolescenza sono morte ed è nata con loro la mia età adulta. Tutte le persone con cui ho interagito sono morte perché, anche se sono ancora vive, oggi non sono più le stesse. Io stessa sono morta tantissime volte ed altrettante volte sono rinata. Ogni giorno muoio ed ogni giorno rinasco. Morire ogni giorno e la morte non è più così spaventosa.
Fare pace con la morte significa accettare che ogni fine porta con sé un nuovo inizio. Ogni giorno è un ciclo di morte e rinascita, un continuo fluire di esperienze, emozioni e stati d'animo. Questo processo ci permette di evolvere, di trasformarci, di crescere.
La morte delle nostre vecchie versioni non è una perdita, ma una liberazione. Ci liberiamo dei vecchi schemi, delle paure e delle limitazioni. Ogni fine ci offre l'opportunità di riflettere, imparare e rinnovarci. In questo modo, la morte diventa una guida, un'insegnante che ci mostra la strada per una vita più autentica e consapevole.
Accettare la morte come parte integrante della vita ci aiuta a vivere con più intensità. Ogni momento diventa prezioso, ogni incontro significativo. Sappiamo che tutto è transitorio, e proprio per questo ogni istante assume un valore inestimabile. Vivere con la consapevolezza della morte ci spinge a essere presenti, a dare il meglio di noi stessi, a non rimandare ciò che è veramente importante.
Ogni giorno è una tela bianca su cui dipingere nuove storie, esplorare nuove possibilità. La vita stessa diventa un'opera d'arte in continua evoluzione, dove ogni pennellata, ogni colore, ogni sfumatura contribuisce a creare un quadro unico e irripetibile. In questo modo, fare pace con la morte non significa solo accettare la fine, ma anche celebrare il viaggio. Un viaggio fatto di infiniti piccoli inizi e infiniti piccoli finali. Un viaggio che ci invita a vivere con pienezza, a morire e rinascere ogni giorno, con il cuore aperto alla meraviglia.
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Pochi giorni di...:
- Ma non possono alzare il raffreddamento in reparto? Che caldo fa! Come si fa a lavorare così!
- Guarda! Ho delle canottiere nuove prese nei saldi dell'anno scorso!
- Vedi, chi si lamentava del fresco, adesso 30° in 24 ore, per forza abbiamo tutti il raffreddore.
A me, le temperature di questo fine settembre a inizio luglio vanno benissimo.
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📢 CRUNCHYROLL: NUOVE SERIE CONFERMATE PER L'ESTATE, L'AUTUNNO E ANCHE UN PO' PIÙ IN LÀ
In arrivo Witch Hat Atelier, Alya, Narenare, l'isekai con Dazai e le nuove stagioni di MF Ghost e After School Hanako-kun!
A luglio non solo inizierà la nuova stagione simulcast, ma ci sarà l'Anime Expo 2024 e questo vuol dire che Crunchyroll si deve portare già avanti, altrimenti non ce la farà ad annunciarci mille serie tutte assieme 😂
Ce ne hanno già anticipate un bel po', ma eccocene altre sei, niente male fra l'altro, in arrivo sempre nel corso dei prossimi mesi.
🔶🔸ALYA SOMETIMES HIDES HER FEELINGS IN RUSSIAN - In arrivo dal 3 luglio
Una delle commedie romantiche forse più attese di quest'anno, non poteva di certo mancare fra le nuove proposta estive!
Come vi avevo già accennato in altre occasioni, la serie è tratta dall'omonima light novel firmata da Sunsunsun, che ha ovviamente ispirato anche una versione manga.
L'adattamento è targato Doga Kobo (Oshi no Ko, La medusa non sa nuotare nella notte) ed è diretto da Ryota Itoh (My Senpai Is Annoying, Shikimori’s Not Just a Cutie).
Trama: Alya è una studentessa da poco arrivata che si gode la popolarità nel suo nuovo liceo, mostrando spesso un atteggiamento freddo mentre accumula ottimi voti. Ignora costantemente il suo compagno di classe nerd, Kuze Masachika, tranne quando si lascia scappare frasi sdolcinate riferite a lui in russo. Anche se lei non lo sa, Kuze capisce il russo malgrado non lo ammetta. Guardiamo dove li porterà questa bizzarra storia d'amore!
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🔶🔸NARENARE -CHEER FOR YOU!- - In arrivo da luglio
Estate bella piena per P.A. Works (Buddy Daddies, Skip and Loafer), che non solo sta lavorando all'anime di Sakuna: Of Rice and Ruin, ma ha in caldo per noi ben due commedie originali tutte al femminile: Mayonaka Punch e questa scritta e diretta da Kodai Kakimoto (Katana Maidens: Toji no Miko, BanG Dream!), con protagoniste delle cheerleader. I will be there!
Trama: Misora Kanata è una studentessa del primo anno del liceo Takanosaki e fa parte della sua squadra di cheerleader. Ha vinto un campionato nazionale alle medie, ma dopo un errore durante una gara non può più saltare. Diventa amica di Suzuha, Shion, Anna, Onka e Megumi e formano le PoMPoMs. La loro nuova squadra va ben oltre il cheerleading e raggiunge il cuore delle persone per cui le ragazze fanno il tifo. Potrebbero persino cambiare il mondo!
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🔶🔸NO LONGER ALLOWED IN ANOTHER WORLD - In arrivo da luglio
La storica (s)fortuna di Osamu Dazai nel non riuscire mai a togliersi veramente la vita in pace è diventata talmente meme da arrivare fino in territorio isekai, grazie al nuovo manga di Hiroshi Noda e Takahiro Wakamatsu, i creatori di Love After World Domination e de La Sirena Cannibale.
La commedia è fatta in casa Atelier Pontdarc (Uncle From Another World, Ganbare Douki-chan) e ha come regista Shigeki Kawai (Uncle From Another World).
Trama: Trascinato in avventure in un altro mondo con aiutanti carine e con dei superpoteri, penserai che Osamu abbia fatto tombola. Per niente! Direttamente da un epoca precedente i pixel, il tetro autore di inizio 20° secolo vorrebbe solo un posto tranquillo per poter incontrare il suo creatore, non per accumulare XP. Sadicamente, la sua poetica dipartita è costantemente ritardata da atti di eroismo involontari. Gettati nella esilarante e tragica vita dell'eroe più riluttante!
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🔶🔸AFTER SCHOOL HANAKO-KUN (Stagione 2) - In arrivo da ottobre
Torna anche la miniserie spinoff di Toilet-Bound Hanako-kun, che su sulla piattaforma trovate anche con il titolo localizzato Hanako-kun: il doposcuola dell'Accademia Kamome.
Quello che non è ancora tradotto, purtroppo, è la serie principale, realizzata sempre da Lerche (Asobi Asobase, Given), che è anch'essa stata rinnovata per una seconda stagione, attualmente senza una finestra di debutto precisa, però.
Sia il manga originale, che la side story in chiave comica dello scolastico sovrannaturale firmato da Iro Aida, sono editi in Italia da J-Pop Manga.
Trama: Lo spirito Hanako-kun e la sua assistente umana, l'alunna del primo anno Nene Yashiro, mantiene l'equilibrio tra le forze sovrannaturali e gli studenti dell'accademia Kamome. Quando non lottano per mantenere l'equilibrio tra il mondo degli spiriti e quello dei vivi, come passeranno il loro tempo? Unisciti a Hanako-kun e Nene mentre vivono le loro avventure del doposcuola!
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🔶🔸MF GHOST (Stagione 2) - In arrivo nel corso del 2024
Seconda stagione all'orizzonte anche per la serie sul racing basata sul nuovo manga di Shuuichi Shigeno, il mitico autore di Initial D.
I primi 12 episodi diretti da Tomohito Naka (Initial D Legend 2: Racer, Initial D Legend 3: Dream), presso lo studio Felix Film (Aharen-san wa Hakarenai, Otherside Picnic), sono già tutti disponibili sottotitolati in italiano.
Trama: Il Giappone inizia a utilizzare le macchine elettriche auto-pilotate e rende obsolete le macchine a combustibili fossili, nel 202X. Le più veloci automobili trovano nuova vita con il MFG, un circuito di corse automobilistiche tenuto su piste giapponesi. Gareggiano i piloti di tutto il mondo nel tentativo di vincere il titolo. Kanata Rivington torna in Giappone dal Regno Uniti per gareggiare nel MFG e per trovare suo padre. Riuscirà a vincere il titolo e a trovare le risposte che cerca? Premi sull'acceleratore e corri oltre ogni limite!
🔶🔸WITCH HAT ATELIER - In arrivo 🔜
Dulcis in fundo, annunciato anche il simulcast dell’attesissimo adattamento animato di Atelier of Witch Hat, il nuovo manga fantasy firmato da Kamome Shirahama (Enidewi - Eniale & Dewiela), che possiamo trovare sui nostri scaffali assieme allo spinoff culinario Kitchen of Witch Hat, grazie a Panini Comics.
Ancora non si sa nulla sul progetto, ma se trattato con tutti i crismi del caso, potrebbe rivelarsi un must watch al pari di Frieren - Oltre la Fine del Viaggio e Dungeon Food. Il 4 luglio si terrà un panel con il probabile reveal della serie. Da tenere assolutamente d'occhio.
Trama: In un mondo in cui chiunque dà per scontati prodigi come la magia e i draghi, Coco è una ragazza con un sogno davvero semplice: vuole diventare una strega. Ma tutti sanno che maghi si nasce, non si diventa, e Coco non ha ricevuto in dono tali poteri. Rassegnata a una vita priva d magia, Coco sta per rinunciare al suo sogno di diventare una strega…finché non incontra Qifrey, un misterioso mago girovago. Dopo aver visto di nascosto Qifrey eseguire una magia, in un modo che non aveva mai visto prima, Coco comprende che le verità che tutti “sanno” potrebbero non essere tanto certe, e scopre che i suoi sogni legati alla magia potrebbero non essere tanto lontani quanto li vedeva…
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Autore: SilenziO))) Se usate Twitter, mi trovate lì!
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Generale dietro la collina
Per comprendere il pensiero del generale - apro metaforicamente una parentesi sull’etimologia pensiero/generale, che già di per sé fa ridere, perché è un ossimoro. Pensiero è l’atto con l’anima percepisce, riflette, immagina, giudica, ragiona. Generale, rango più alto delle ff.aa., proveniente da una selezione e formazione, avrebbe giurato fedelta’ alla e, sulla Carta Costituzionale.
Ne consegue che il pensiero dell’ufficiale in quota partito xenofobo, appare – con un prima e superficiale lettura, quantomeno in contrasto ai valori sui quali si è impegnato - con l’atto di giuramento, appena terminato il corso in quel di Modena. Ne consegue altresì che, personalmente, inizio a dubitare dell’impegno del giuramento, ormai ridotto a stanca e vuota liturgia tra fanfara, pennacchi e mostrine.
Il pensiero del militare, quindi, meglio a questo punto denominarlo con il sostantivo corretto di milite dell’esercito naz.le repubblicano, posto che egli vanta le lodi del proprio precursore nato a Predappio, non è una boutade elettorale con il solo intento di attrarre a se le simpatie/voti dei nostalgici.
Niente affatto, è molto più profondo, come meglio descrivono, con lungimirante intuito, Piero Calamandrei, negli anni successivi alla liberazione e, Primo Levi, con la celebre intervista RAI del 1970:
· “Non saranno i vecchi fascisti che rifaranno il fascismo…il pericolo non è in loro, è negli altri, è in noi, in questa facilità di oblio, in questo rifiuto di trarre le conseguenze logiche dell’esperienza sofferta, in questo riattaccarsi con pigra nostalgia, alle comode e cieche viltà del passato. Oggi le persone benpensanti di questa classe intelligente – così sprovvista di intelligenza, cambiano discorso infastidite quando sentono parlare di antifascismo” (P. Calamandrei 1946 Il Ponte)
· Dove un fascismo, non è detto che sia identico a quello, un fascismo cioè un nuovo verbo, come quello che amano i nuovi fascisti d’Italia, cioè che non siamo tutti uguali, non tutti abbiamo gli stessi diritti, alcuni hanno i diritti, altri no. Dove questo verbo attecchisce alla fine c’è il lager, questo io lo so con precisione” (Primo Levi 1970)
Ancora più incisivo è il libro di L.Falsini – La storia contesa, quando, citando E. Gentile, afferma che è in atto, da tempo e, per nulla sottotraccia, la defascistizzazione retroattiva, intesa come edulcorazione del fascismo e mancato riconoscimento della sua struttura totalitaria: “Assolvendo il fascismo abbiamo cercato di assolvere noi stessi per il consenso dato a un regime totalitario e oppressivo. Ma come dice Henry Rousso, la rimozione di un evento traumatico può produrre il “ritorno del rimosso” che può poi trasformarsi in “ossessione della memoria”.
Ma non basta l’oblio della classe intelligente - sprovvista di intelligenza, infatti si aggiunge anche l’oblio delle nuove generazioni verso il tema del fascismo, che si trasforma in “destoricizzazione della coscienza giovanile” e “delegittimazione del discorso storico” nell’attuale superficiale società contemporanea, dominata da una visione sostanzialmente aproblematica del mondo, dove tutto è lecito e consentito, in nome della libertà di espressione anche di un milite, a cui mancano le più elementari basi di vivere civile.
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Aggiornamento e novità.
A più di un mese dal mio arrivo in Trinacria è ora di tirare una linea e fare i conti con il presente e con il futuro. Sono venuto qua innanzitutto per rilassarmi e cambiare aria, non mi sono rilassato per niente, anzi, direi che è stato stressante ma in maniera diversa dallo stress estone, i motivi li ho già scritti in alcuni post di questo periodo, la condizione di mia madre che vive da sola da anni e che ha tutta una serie di routine che a lei vanno bene, anche se non sono salutari, e che soprattutto non prevedono la presenza di altre persone, come quella di tenere la tv accesa a qualsiasi ora a un volume esorbitante, sia per il fatto che non ci sente tanto più bene sia perché al piano di sotto e al piano di sopra non c'è nessuno quindi non disturba. Questa cosa a me invece disturba tantissimo perché odio la tv e per il volume, visto che io ci sento fin troppo bene. Ero riuscito quasi a convincerla di evitare la notte anche perché non la fa dormire bene, ma è durato poco, molto poco. Altre piccolezze ma poco rilevanti del suo comportamento perché pazienza è molto anziana le posso anche capire, ma quella della tv no. Poi c'è la città, Catania, che come sempre è bella ma trattata male ma quello che mi ha dato più noia è il comportamento delle persone, c'è anche la mia abitudine a vivere in un posto dove le persone sono così calme e ligie alle regole che qua sembra di vivere in un manicomio a cielo aperto, oltre al caos di automobili a qualsiasi ora, ai clacson che strombazzano quasi continuamente (sembra il Cairo) e a quella strafottenza catanese che c'è sempre stata ma che nel 2024 mi sembra eccessivamente da incivili. Poi la musica, quella è centellinata come a Tartu, poche esibizioni, spesso cover, ma la differenza è che la città è molto più grande quindi almeno uno o due a settimana ci sono, esempio, domani vado ad un concerto rock'a'billy, una vita che non ne vedo uno. Poi c'è il periodo che per me non è il massimo, quindi se miscelo tutto assieme ho la stessa sensazione che avevo nel 1998, cioè di andare via il prima possibile.
Allora vista la situazione e anche se occupatissima con questa Turandot, ho quasi obbligato la mia compagna a parlare, lo so che non è il massimo ma avevo bisogno di capire e di sapere, dato che sono andato via proprio per il suo comportamento e se qualcuno ha letto alcuni post precedenti la mia partenza parlavo addirittura di una separazione. In realtà siccome sia io che lei siamo cambiati in questo ultimo anno definitivamente in nuove persone non ci siamo ritrovati più, allora ho preso l'iniziativa di ripartire da zero con una nuova vita di coppia. Non è facile, lo so, ma è stata accettata e adesso siamo pronti, con la calma dovuta, a sperimentare questo nuovo futuro. In parole povere ritorno in Estonia, Spock c'è restato un pò male, non tanto perché vado via, ma perché gli dicevo che volevo fare tante cose e che mi serviva tempo, ma francamente non me la sento di stare qua a queste condizioni da manicomio e poi ho una forte mancanza di lei, si si anche lei di me, non sono egoista. Mi prendo questo fine settimana ancora e poi inizio ad organizzarmi per il rientro. Forse l'unica cosa che mi ha fatto bene è stato il sole e il mare e l'Etna, per il resto rimango dell'idea che è una follia vivere in una città che ha ancora una mentalità retrograde in molte cose.
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Tu lo sai dove va la vita senza il coraggio?
Rimane vera a metà, come una statua di ghiaccio
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Sono poco più di trecento gli iscritti al nuovo indirizzo di studi, che sarà disponibile in 92 scuole in tutto il paese. Secondo il ministro delle Imprese Urso "è un buon inizio".
Boh!?, forse tutta questa esaltazione ed esultanza per 300 iscritti (eran 300 erano giovani e forti...) rientra nello stile delle strategie di marketing che intendono insegnare ai ragazzi del Made in Italy, un nuovo indirizzo didattico, il cui obiettivo dovrebbe essere formare nuove generazioni con ambizioni imprenditoriali, che abbiano sviluppato competenze adeguate per promuovere i prodotti e i marchi italiani nel mondo.
Una scuola di marketing all'italiana, istituita, all'italiana, lo scorso Natale frettolosamente e, forse, anche a fini propagandistici. Tanto che, a quanto pare, per il momento esiste una programmazione e un quadro orario solo per il biennio. Dopo si navigherà a vista.
Infine, il Made in Italy sembra destinato a sostituire il già esistente Liceo Economico Sociale, ma, per esempio, riduce di un terzo le ore di seconda lingua comunitaria (la mia materia, per cui, sì, sono anche di parte).
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Come credo un po' tutti sono particolarmente sensibile ai ricordi olfattivi, che quando mi si ripropongono lo fanno con la delicatezza di un Tyson dell'88. Ma ci arriviamo.
Se qualcuno incautamente mi lascia comprare un docciaschiuma, il mio processo selettivo si basa su una complicata combinazione di prezzo e armocromia che mi spinge verso flaconi di marche ignoranti con vesti grafiche opinabili. Come cantava quello, per provare nuove sensazioni e farti trasportare dalle emozioni.
Sono entrato in doccia particolarmente orgoglioso del mio ultimo acquisto, una magnum da un litro o giù di lì di un rassicurante verde acqua con etichetta flash millantante aroma di muschio bianco.
Come inizio ad usarlo realizzo che la definizione (già di per sé vaga) di "muschio bianco" è più un'operazione di wishful thinking che di marketing, e poi, dal nulla, inizio a pensare alla mi' nonna.
Mentre cerco di capire sia perché m'è tornata in mente mia nonna sia che odore abbia di preciso il sapone (che è decente, ma stranino) realizzo che ha una punta abbastanza riconoscibile dello stesso profumo che mettono (mettevano?) nella lacca per capelli, e mia nonna è l'ultima persona che ho visto usarla.
Ora, potreste pensare che un docciaschiuma che profuma di lacca per capelli sia un'aberrazione ma nel complesso non è malvagio. Poi vuoi mettere il valore esperienziale, chi resta nella sua comfort zone docciaschiumica non sa quel che si perde.
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domani inizio un nuovo percorso. Non è esattamente nuovo perché in realtà avevo già iniziato un percorso universitario diverso tempo fa, che poi ho abbandonato. Solo che ora che sto per iniziare ho paura. Ho paura di rimanere indietro con gli esami (cosa poco raccomandabile nel mio corso perché se no non si può avanzare) perché più o meno era successo anche nel vecchio percorso. Sto cercando di motivarmi e dirmi che ce la posso fare. Di non aver paura e che magari sarà più facile di quello che penso; ma la paura di fallire mi devasta.
In realtà nel vecchio percorso all’inizio andavo bene perché seguivo le lezioni, tornata a casa copiavo gli appunti e poi a ridosso degli esami ripassavo. Solo che poi c’è stato il lockdown e lì le cose sono andate in vacca. So che ce la posso fare adesso con questa nuova possibilità, che troverò nuove motivazioni (il fatto che io abbia dovuto fare un test per entrare e sono passata sono indici che io possa farcela). Però, al tempo stesso, ho paura di finire trappola della procrastinazione e non riuscire. (Ho anche il sospetto di avere l’ADHD, ma non ne ho la certezza). Ugh, vorrei essere molto più sicura di me. L’unica cosa positiva è che sento che dei voti mi importerà poco
Ehi! Innanzitutto (anche se non è semplice) pensa positivo, stai iniziando una nuova esperienza e questo ti deve portare gioia
Inizia con calma, ognuno ha i suoi tempi e studiando volta per volta riuscirai a passare gli esami. Purtroppo il covid è stata una brutta botta per molti a livello universitario (me compresa) quindi non è stato facile però già l'aver superato il test di ingresso deve darti fiducia. Fai le cose secondo i tuoi tempi e goditi il percorso!
Per quanto riguarda l'ADHD, potresti provare a rivolgerti da uno psicologo perché loro ti fanno svolgere dei test che ti fanno capire se ne soffri o no (proprio recentemente un mio amico ha affrontato questo test)
In ultimo, davvero buona fortuna per questo percorso e ti mando un abbraccio fortissimo ❤️
Ps. Aspetto aggiornamenti su come andrà!
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Si ricomincia... dal Lunedì 🍀☕
Buongiorno e buon inizio, io amo gli inizi, hanno il profumo delle cose nuove, tutte ancora da indossare…
Sempre con il cuore ❣️
#buongiorno#frasi#fotografia#fotography#frasi vita#perle di saggezza#caffè#colazione#lunedi#iniziare#lavoro
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